Pantaloni da lavoro: caratteristiche e tipologie

Nella decisione di acquisto di un paio di pantaloni casual o eleganti, l’attenzione ricade spesso sull’estetica. Slim fit o regular? Chino neri o jeans blu?
Al contrario, per i pantaloni da lavoro, è raccomandato concentrarsi sulle caratteristiche tecniche prima che estetiche. Anche l’occhio vuole la sua parte, certo, ma l’obiettivo del lavoro non è massimizzare la produttività? Perché quindi indossare dei pantaloni scomodi e poco pratici che distraggono dai propri compiti?
In questo articolo introduttivo vedremo caratteristiche e tipologie dei pantaloni da lavoro. Vi forniremo un primo input per capire quali pantaloni fanno al caso vostro.

Le basi: cosa si intende per pantaloni da lavoro?

Come suggerisce il termine stesso, i pantaloni da lavoro sono pensati per essere indossati in contesti lavorativi o professionali. Sono capi antinfortunistici, quindi atti a proteggere il lavoratore da pericoli. La loro praticità è data dai materiali resistenti e dagli elementi ergonomici, pensati quindi per agevolare il lavoro.

A seconda del tipo di pericoli da cui devono proteggere il lavoratore, si distinguono in tre categorie, come tutti i Dispositivi di Protezione Individuale: Categoria I, Categoria II e Categoria III.

Pantaloni da lavoro denim vs. pantaloni da lavoro formali

Pantaloni da lavoro e pantaloni moda: quali sono le differenze?

È chiara la differenza nello scopo con cui vengono indossate le due tipologie di pantaloni: i pantaloni da lavoro sono antinfortunistici e servono a proteggere il lavoratore da possibili infortuni; i pantaloni moda vengono indossati in situazioni di quotidianità. Dal punto di vista tecnico, sono due gli elementi che differenziano i pantaloni da lavoro dai pantaloni di utilizzo quotidiano: resistenza ed ergonomicità.

Resistenza

I pantaloni da lavoro devono essere resistenti per due motivi: proteggere il lavoratore e consentire un utilizzo prolungato e duraturo del capo stesso.

In contesti lavorativi come cantieri, falegnamerie, botteghe artigiane, fattorie, i pericoli di taglio, graffio o altre lesioni, sono innumerevoli: recinzioni spinate, chiodi sporgenti, forbici, utensili acuminati, seghetti, ghiaia, colle calde,… la lista è ancora molto lunga. Tutti questi pericoli vengono catalogati come rischi fisici di lieve entità, poiché non causano lesioni irreversibili. I DPI di Categoria I proteggono da questo tipo di pericoli lievi. In questo articolo ci riferiremo prevalentemente ai pantaloni di Categoria I. Se sei interessato ad approfondire le tue conoscenze sui DPI e la loro classificazione, ti consigliamo di dare un’occhiata al nostro sito abbigliamentocertificato.com.

Un altro motivo per cui i pantaloni da lavoro dovrebbero essere resistenti risiede nel fatto che se si strappassero o lacerassero con facilità, avrebbero vita molto corta. Anche il frequente utilizzo e lavaggio contribuiscono all’usura del capo. Alta sudorazione e ambienti in cui è facile entrare in contatto con polveri, fango, vernici aumentano la probabilità di macchie ostili. Lavatrici ad alte temperature sono necessarie per eliminare questo tipo di sporco, ma allo stesso tempo contribuiscono a compromettere la resistenza dei tessuti.

Dal punto di vista pratico, la resistenza di un paio di pantaloni è data da:

  • Tessuto: esempi di tessuto resistente sono cordura o tessuti cotton-rich;
  • Cuciture: la cucitura più resistente è sicuramente la tripla cucitura;
  • Rinforzi nelle parti del capo velocemente deteriorabili: cavallo, bordi delle tasche e fondo dei pantaloni (detto “battitacco”).

Elementi costruttivi

Abbiamo detto che i pantaloni da lavoro nascono per facilitare il lavoro stesso. 

Quali sono gli elementi di praticità da considerare prima dell’acquisto di un paio di pantaloni? Questi si riassumono in due punti.

  • Numero di tasche e passanti;
  • Grado di flessibilità del tessuto: il tessuto deve accompagnare i movimenti e non essere d’intralcio per il lavoratore.

Come vedremo nel capitolo successivo, il numero di tasche distingue le due macro categorie di pantaloni da lavoro.

Che tipologie di pantaloni da lavoro esistono?

I pantaloni da lavoro sono suddivisibili in due macro categorie: pantaloni da lavoro multitasche e pantaloni da lavoro semplici.

Pantaloni da lavoro multitasche

Alcune figure professionali come quella dell’elettricista o del carpentiere hanno bisogno di muoversi in continuazione, portando con sé utensili indispensabili allo svolgimento del lavoro.

I pantaloni multitasche sopperiscono a questa necessità presentando numerose tasche con dimensioni e aperture di vario tipo, oltre che ganci e passanti, agevolando il trasporto (protetto) di oggetti come cacciaviti, metri, cellulari, penne, documenti, portafogli, forbici, pinze, chiavi inglesi.

A seconda di spessore e diametro, ai ganci possono essere appesi martelli, cacciaviti e fondine porta oggetti. I passanti più resistenti riescono a sostenere il peso di un trapano elettrico (per trasporti molto brevi).

Tasche per tutti i gusti

Le tasche dei pantaloni multitasche si distinguono per tipo di chiusura, orientamento dell’apertura, dimensioni e forme.

Nei pantaloni da lavoro sono molto utili le tasche ad uso specifico come la tasca portapenne, porta ID, le tasche a borsa (che si sviluppano anche in profondità oltre che in altezza, comportando una maggior capienza), le tasche portacellulare, le tasche esterne a scomparsa portautensili e le tasche per ginocchiere.

In particolare le tasche a scomparsa e le tasche per ginocchiere sono estremamente utili.

Le tasche portaoggetti a scomparsa sono solitamente nascoste all’interno delle classiche tasche all’americana (le ampie tasche poste ai lati di quasi tutti i tipi di pantaloni, che hanno l’apertura inclinata di 30°, solitamente a mezza luna e sono molto ampie), e possono essere estratte all’occorrenza. Sono quindi tasche supplementari molto ampie che sostituiscono il cinturone portaoggetti. In alcuni modelli di pantaloni da lavoro sono anche removibili (caratteristica utile in lavori in cui vengono prodotti molti detriti, come trucioli di legno, che finiscono involontariamente dentro le tasche).

Le tasche per ginocchiere sono un vero e proprio salvavita per tutti quei lavori in cui è necessario stare accovacciati per molto tempo (basti pensare a idraulici ed elettricisti). La tasca, posta a livello delle ginocchia, consente l’inserimento di rinforzi (ginocchiere).

Pantaloni da lavoro semplici

I pantaloni da lavoro semplici ricordano visivamente i pantaloni casual di utilizzo quotidiano (in particolare i pantaloni chino ed i jeans), mantenendo però praticità e resistenza dei pantaloni da lavoro. 

Sono molto utili per tutti coloro che non hanno bisogno di numerose tasche o non le gradiscono. Più utensili vengono trasportati, più i pantaloni diventeranno pesanti, cedendo. Inoltre, oggetti ingombranti o appuntiti potrebbero premere sulla gamba.

Alle tasche portautensili dei pantaloni si possono sostituire quelle di grembiuli, fondine o cinturoni portautensili.

Nel prossimo articolo sui pantaloni da lavoro

Nel prossimo articolo sui pantaloni da lavoro parleremo di taglie, estetica e materiali dei pantaloni.

Se siete curiosi, continuate a seguirci!

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