Come nasce un’etichetta digitale?
La prestampa e la progettazione
Il primo passaggio per preparare una personalizzazione, è lo studio della richiesta del cliente in modo da valutare la soluzione migliore.
Considerando il capo da personalizzare, progettiamo ad hoc il logo valutandone la tecnica e i materiali più adatti.
Per rendere l’idea del risultato finale, creiamo anche delle simulazioni fotografiche con tutti i dettagli del capo, il posizionamento del logo e una scheda da stampare per vederlo in scala 1:1.
L’attrezzatura
L’etichetta digitale è una personalizzazione che viene stampata e tagliata da un plotter su una particolare bobina termosaldabile, per poi essere applicata a caldo sul capo tramite termopressa.
Il plotter
È una specie di “stampante”, ma di grande formato e in grado di tagliare il supporto grazie a un’apposita lama di cui è dotato. Ne esistono di diverse grandezze e modelli, ad esempio ci sono plotter che non dispongono di testine di stampa, ma hanno solamente una lama per tagliare vinili o altri materiali.
La pressa
Questo macchinario si usa per l’applicazione del logo, grazie al calore la personalizzazione viene fissata in modo permanente al tessuto.
Ne esistono di vari modelli, da quelli più meccanici a quelli semi automatizzati, oppure con supporti e forme particolari per applicazioni su berretti, maniche o gambe.
La creazione e l’applicazione dell’etichetta digitale
La personalizzazione con un’etichetta digitale è una tecnica che si presta per loghi di semplice sagomatura oppure con fondo colorato, il punto di forza è la riproduzione cromatica che comprende sfumature o anche effetti fotografici.
La sua applicazione è adatta anche per posizioni particolari ed è garantita la tenuta nel tempo su capi più delicati o con fibre particolari, in quanto esistono formulazioni specifiche in grado di adattarsi a varie tipologie di tessuto.
Le uniche accortezze riguardano il lavaggio in lavatrice: bisogna attenersi alle indicazioni riportate sull’etichetta del capo e per preservare il logo nel tempo consigliamo di lavare il capo al rovescio.
Il file appositamente progettato, viene mandato al plotter, che eseguirà prima la stampa, e poi, tramite lama, andrà ad incidere la sagoma.
Dopo l’asciugatura dell’inchiostro, grazie alla precisione e alla manualità dell’operatore, viene rimossa la parte di vinile in eccesso.
Il logo viene poi sollevato tramite application tape, un film adesivo trasparente che mantiene il logo in posizione per essere applicato a caldo sulla divisa da lavoro.
Nel nostro caso i loghi vengono attaccati a caldo tramite una pressa semi automatica, la quale tramite il suo meccanismo pneumatico esercita una pressione elevata e costante per ogni pezzo. Infatti, per avere una applicazione perfetta, oltre a impostare l’adeguata temperatura, l’operatore dovrà valutare il giusto tempo e la forza di pressione.
La nostra gamma di vinili
I supporti per la stampa delle digitali termosaldabili sono sostanzialmente di tre tipi:
- Per tessuti in cotone, poliestere o misto cotone poliestere
- Per tessuti che possono avere un trattamento particolare, come per esempio le giacche a vento che hanno una protezione siliconica per aumentarne l’impermeabilità. In questo caso il vinile ha una speciale composizione che gli permette di aggrapparsi con più tenacia al tessuto
- Per tessuti in poliestere colorati dove la tinta tende a penetrare attraverso le stampe o alle comuni etichette variandone il colore.
All’interno di questo vinile è presente uno strato anti migrazione che blocca il passaggio del colore.
La continua ricerca di nuovi materiali, all’avanguardia e certificati Oeko Tex, permettono di venire in contro a tutte le esigenze di cui ha bisogno il cliente.