#IONONSTIRO – La nuova campagna a favore dell’ambiente
Una nuova moda sta diventando virale nel web e sta trovando un grande appoggio anche in Italia. L’hashtag è #iononstiro e l’idea è di indossare i capi d’abbigliamento senza stirarli.
La nascita del movimento: di cosa si tratta
Questo movimento nasce in Colombia circa un anno fa ed è tornato in auge nelle ultime settimane, anche in Italia, vista la tematica ambientale più che mai attuale.
La campagna propone di fare un gesto semplice ma importante a favore dell’ambiente: ridurre, o ancora meglio, eliminare del tutto l’uso del ferro da stiro, per limitare il più possibile l’utilizzo dell’energia elettrica e di produrre meno emissioni di gas inquinanti.
I risultati della ricerca a riguardo, hanno evidenziato infatti che non stirare per un anno equivale a piantare sette alberi o togliere dalla circolazione sette veicoli a motore.
Un aiuto molto importante per l’ambiente, che siamo tutti portati a sostenere.
Facciamo un passo indietro: dal primo ferro da stiro ad oggi
Il ferro da stiro è un oggetto che ha origini molto antiche, addirittura sono stati rinvenuti reperti del III secolo a.C.
Per trovare modelli più simili a quelli che siamo attualmente abituati ad utilizzare, dobbiamo aspettare gli anni ‘70, quando la Rowenta presenta il primo ferro da stiro a vapore, molto più leggero, pratico e maneggevole rispetto ai modelli precedenti.
Stirare ogni indumento, dalle camicie alle t-shirt, dalle lenzuola agli slip, diventa quindi molto più semplice e le massaie dedicano tutto il tempo necessario a rendere impeccabile la presentabilità della famiglia.
Cos’è cambiato?
Con l’emancipazione femminile, la donna viene messa al pari dell’uomo e la sua posizione all’interno del nucleo familiare evolve.
Inizia a lavorare e pian piano a intraprendere ruoli più importanti, che le permettono di crescere professionalmente, trascurando però di conseguenza le mansioni che da sempre le sono associate: la cura della casa e della famiglia.
Con l’evoluzione della vita lavorativa, cambiano quindi anche le priorità degli impegni lavorativi, familiari e domestici. Al giorno d’oggi la donna diventa un vero esempio di persona multitasking, ma non sempre questo è un bene!
Secondo la campagna #iononstiro, stirare è qualcosa a cui si può rinunciare, per risparmiare tempo ed energia, oltre ad essere più green e avere più tempo da dedicare a sè stessi e ai propri hobby.
La moda è in continuo evolversi ed ormai molti grandi marchi hanno lanciato dei capi d’abbigliamento volutamente stropicciati; quindi non dobbiamo preoccuparci troppo se usciamo di casa con degli indumenti un po’ stropicciati.
Il “No Stiro” per il tuo abbigliamento da lavoro
Anche per l’abbigliamento da lavoro, esistono diversi capi che sono “Stiro facile”, oppure che non necessitano di essere stirati, un esempio sono soprattutto le camicie.
Queste camicie vengono realizzate con un trattamento che mantiene le fibre del tessuto sempre distese e allungate grazie anche al calore corporeo.
La camicia è un must nel mondo del lavoro, utilizzata da uomini d’affari, ma anche da molte donne che svolgono lavori a contatto con il pubblico, pensiamo alle hostess, alle promoter e alle receptionist.
Queste figure viaggiano molto, e stando a contatto tutto il giorno con il pubblico necessitano di essere sempre impeccabili. Per questo motivo una camicia da divisa “No Stiro” risulta il capo perfetto, una volta lavata e stesa ad asciugare, non necessita di essere stirata, non forma pieghe
Ma non solo le camicie, esistono altri capi easy iron, ad esempio le polo, pantaloni, o comunque tutti i capi che contengono una percentuale di poliestere, lycra, denim, nylon ed elastane.
Nel prossimo articolo scopriremo insieme quali sono i passi per diminuire l’utilizzo del ferro da stiro, e perchè no, magari salutarlo definitivamente!
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