Alla scoperta di Jeans e Denim

Nell’ambito dell’abbigliamento da lavoro, i jeans hanno fatto la storia. Pratici e robusti, erano l’ideale per lavori che mettevano a dura prova gli abiti degli operai e dei minatori. Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza…

Alla scoperta di Jeans e Denim

Nell’ambito dell’abbigliamento da lavoro, i jeans hanno fatto la storia. Pratici e robusti, erano l’ideale per lavori che mettevano a dura prova gli abiti degli operai e dei minatori. Ma andiamo con ordine e facciamo chiarezza: al giorno d’oggi il termine jeans indica il taglio di pantaloni, mentre con denim si intende il tessuto. Quindi quando parliamo di camicie, giacche e salopettes di questa stoffa, si tratta di abiti in denim.

Il tessuto denim

Prodotto fin dal 1400 nella città francese di Nîmes, prese da essa il nome. Si trattava di un materiale usato per equipaggiare le navi a vela e vestire i marinai. Esportato in  tutto il mondo attraverso il porto della Repubblica Marinara di Genova, divenne un tessuto molto popolare per la sua resistenza ed economicità. Ma dovranno passare ancora quattro secoli prima che diventi un’icona, grazie alla genialità del sarto Jacob Davis, socio di Levi Strauss.

Dalla corsa all’oro ai Jeans


Rivetti sui jeansNel 1848 si diffuse la voce che la California fosse ricca di filoni d’oro, e in breve tempo migliaia di cercatori d’oro accorsero da ogni angolo del mondo per tentare la fortuna.

Il lavoro era faticoso e logorante, sia per gli uomini sia per il loro abbigliamento, e il commerciante Levi Strauss colse al balzo l’occasione per aprire un’azienda che producesse indumenti più resistenti per minatori e cercatori.

Ciò nonostante, alcuni punti dei pantaloni da lavoro si usuravano molto in fretta e necessitavano di continui rammendi e riparazioni. Per offrire una risposta a questa problematica, il sarto Jacob Davis aggiunse dei rivetti in rame come rinforzo su alcune cuciture maggiormente soggette all’usura.

Fu subito un successo al punto che la Levi Strauss & Co. dovette brevettare il modello di pantaloni in denim con cinque tasche e i rivetti di rame, per scoraggiare le imitazioni.

I jeans divennero la divisa degli operai della ferrovia transamericana, e si diffusero tra minatori e cowboy.

Allo scadere del brevetto, nel 1890, in molte aziende poterono produrre modelli con simili caratteristiche, tra cui le aziende antenate di Lee e Wrangler.

In quest’epoca nacque anche la tasca piccola dei jeans: nata come watch pocket, ovvero porta orologio, è rimasta nel tempo, ed è ora parte integrante del marchio Levi’s.

Un indumento da lavoro

Dal 1900 il modello originale subì diverse modifiche e ammodernamenti, con un’ulteriore tasca posteriore, una zip al posto dei bottoni, e perse i bottoni da bretelle a favore dei passanti per la cintura.

Nel 1937 il jeans appare per la prima volta sulla rivista Vogue, un riconoscimento tardivo, ma di certo molto significativo. Gli indumenti in denim resteranno comunque relegati al mondo del lavoro, almeno fino alla seconda guerra mondiale quando per celebrare le donne che avevano sostituito gli uomini nel lavoro alle fabbriche di aeroplani, carri armati e cannoni, nasce l’iconica “Rosy la rivettatrice”. Vestita completamente di denim, questa figura immaginaria frutto della propaganda, era ritratta come un’eroina, mentre contribuiva allo sforzo bellico con il suo lavoro.

Nel frattempo anche i produttori di abiti da lavoro europei avevano avviato linee d’abbigliamento di questo tipo e, complice la penuria di stoffe dovuta al razionamento causato dal conflitto, il denim si fece presto strada tra i guardaroba del vecchio continente.

Simbolo di un’epoca

Negli anni ‘50 i jeans vengono finalmente sdoganati, e a colpi di rock ‘n roll vengono impiegati dai giovani nel tempo libero. Star come James Dean, Marlon Brando, Elvis Presley e Bob Dylan diventano involontari testimonial di questo capo d’abbigliamento sul grande schermo e nei grandi concerti.

Andò così delineandosi la figura del giovane ribelle che verso la fine degli anni ‘60 sfociò nella Contestazione globale e nelle rivolte studentesche. I jeans divennero l’icona del rifiuto delle convenzioni sociali e del classismo, trasformandosi quasi in un’uniforme delle nuove generazioni. Con il nome di blue-jeans, questo capo d’abbigliamento iniziò a cambiare aspetto, grazie alle tante griffe che li inserirono tra le loro produzioni prêt-à-porter.

Diventati ormai un oggetto di culto, adattandosi di volta in volta alle nuove tendenze, i jeans conquistarono un posto d’onore negli armadi di tutto il mondo.

Fashion e workwear

Oggi, oggetto di culto, sono disponibili jeans in molte varianti e colori, non sono più legati all’esclusivo uso del denim, possono essere strappati o decorati con applicazioni di vario tipo. Li indossa tutto il mondo, attraversando ogni classe sociale e vestendo ogni età, ignorando il genere o la provenienza e sono di fatto il primo capo d’abbigliamento globalizzato.

Hanno tuttavia mantenuto intatta la loro funzione di abbigliamento da lavoro, e qui vi proponiamo la nostra selezione di jeans e capi in denim per uso professionale.

  • ARMG1101
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    PANTALONE JEANS MULTITASCHE
  • ARMT1101
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    CAPPELLO IN DENIM
  • APHUMMER
    APHUMMER
    PANTALONI DA LAVORO JEANS MULTITASCHE Disponibili in Blu chiaro, Grigio, Kaki, Nero e Blu scuro
  • APMUSTANG
    APMUSTANG
    PANTALONE DA LAVORO ELASTICIZZATO Disponibili in Blu chiaro, Nero e Blu scuro
  • ARHH006
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    CAMICIA JEANS CON BOTTONI IN MADREPERLA MANICA LUNGA
  • ARA00112
    ARA00112
    PANTALONE JEANS DA LAVORO
  • ARMP0801
    ARMP0801
    PANTALONI
  • ARMG1101
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    GIACCA PER RISTORAZIONE
  • ARMD1901
    ARMD1901
    GREMBIULE PER RISTORAZIONE
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